Attività della Commissione
Documentazione parlamentare e istituzionale
Normativa
Documentazione tematica Beni confiscati
Collaboratori e testimoni di giustizia
Consigli comunali sciolti
Ecomafia
Mafie italiane
Mafie straniere
Minori e mafia
Narcotraffico
Racket
Riciclaggio
Traffico esseri umani e nuove schiavitù
Usura
Collaboratori e testimoni di giustizia
- Descrizione del fenomeno
- Normativa
- Dati statistici
- Documentazione della Commissione
- Documentazione parlamentare
-
Sitografia
Descrizione del fenomeno
Esiste una netta differenza tra i collaboratori e i testimoni di giustizia. Infatti, mentre i primi sono persone che hanno un passato di appartenenza ad una organizzazione criminale o
mafiosa i secondi sono cittadini incensurati.
I collaboratori sottoscrivono un "contratto" con lo Stato basato sulla fornitura di informazioni provenienti dall'interno dell'organizzazione criminale in
cambio di benefici processuali, penali e penitenziari, della protezione e del sostegno economico per sé e per i propri famigliari.
I testimoni invece forniscono la loro testimonianza relativamente all'accadimento di un fatto delittuoso e per tale ragione godono di una protezione da
parte degli organi dello Stato appositamente creati. In molti casi si tratta di commercianti che si rifiutano di pagare il "pizzo" o di persone non più disposte a continuare a pagare
interessi a tassi usurai concessi loro da membri dell'organizzazione mafiosa.
I collaboratori di giustizia, che in gergo giornalistico vengono definiti "pentiti", sono un elemento indispensabile nella lotta contro le mafie, così come per altri versanti lo sono
stati negli anni '70 e '80 del secolo scorso relativamente al fenomeno del terrorismo. Essi, infatti, permettono di conoscere direttamente:
- come le organizzazioni criminali sono strutturate
- quali obiettivi perseguono
- quali strategie adottano
- di quali rapporti di connivenza o di collusione si nutrono
- quali delitti hanno compiuto o intendono compiere.
I collaboratori di giustizia, inoltre, permettono:
- l'arresto di importanti boss mafiosi
- il sequestro e la confisca di patrimoni illecitamente accumulati
- di evitare l'uccisione di alcune persone finite nel mirino delle cosche.
Un mafioso che inizia la sua collaborazione con lo Stato viola una regola fondamentale delle organizzazioni mafiose: la consegna del silenzio, l'omertà, che è garanzia del
mantenimento della segretezza, di esercizio del potere e di assicurazione dell'impunità. È per tale motivo che alcuni collaboratori di giustizia, considerati "infami" nel mondo
mafioso, sono stati colpiti dalle cosiddette "vendette trasversali", vale a dire che i loro cari (figli e parenti) sono stati vittime di feroci agguati.
Le dichiarazioni dei collaboratori e quelle dei testimoni devono essere oggettivamente riscontrate dagli investigatori al fine di constatarne la loro veridicità. Appurato che la
collaborazione o la testimonianza sono veritiere, i collaboratori e i testimoni di giustizia sono inseriti in un apposito programma di protezione, introdotto in
Italia per la prima volta con la legge 15 marzo 1991, n. 82. Una
apposita Commissione ministeriale, denominata Commissione centrale, presieduta da un sottosegretario di Stato e composta da magistrati ed investigatori di
comprovata esperienza nelle indagini sulla criminalità organizzata valuta e decide l'ammissione dei soggetti allo speciale programma di protezione, nonché la modifica e la revoca
dello stesso. La struttura che attua il programma di protezione è il Servizio centrale di protezione, il quale si occupa dell'assistenza e della promozione di
misure per il reinserimento nel contesto sociale e lavorativo dei collaboratori di giustizia e degli altri soggetti ammessi al programma. Il Servizio mantiene i rapporti con le
Autorità Giudiziarie e di Pubblica Sicurezza, nazionali ed estere, nonché con i competenti organi dell'Amministrazione Penitenziaria e con tutte le altre Amministrazioni centrali e
periferiche eventualmente interessate. Inoltre, attraverso i 14 Nuclei Operativi, con competenza regionale o interregionale, il Servizio centrale di protezione cura la diretta
attuazione delle misure di assistenza offrendo il necessario supporto alle diverse esigenze delle persone protette.
Nel 2001, la legislazione in materia di collaboratori di giustizia è stata modificata dal Parlamento. La legge 13 febbraio 2001, n. 45 ha stabilito innanzitutto una formale e netta distinzione tra
collaboratori e testimoni di giustizia nonché un diverso regime giuridico di trattamento tra le due figure; ha stabilito criteri più rigidi per la selezione delle collaborazioni; ha
introdotto il limite temporale di centottanta giorni, periodo entro il quale il collaboratore deve confessare tutte le informazioni e gli elementi di cui è a conoscenza; infine, ha
introdotto, per l'ammissione ai benefici penitenziari, dei limiti di pena da scontare in carcere nella misura di un quarto della pena inflitta e, in caso di condanna all'ergastolo, di
dieci anni di reclusione.
Il maggior numero dei collaboratori di giustizia si è riscontrato nella metà degli anni Novanta, all'indomani delle stragi di Capaci e di via d'Amelio del
1992 - che costarono la vita ai magistrati Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e agli agenti delle loro scorte - e delle autobomba fatte scoppiare nelle
città di Roma, Firenze e Milano nel 1993, che uccisero oltre dieci persone. Dopo questi eventi lo Stato decise ed attuò una dura azione di contrasto alle organizzazioni mafiose, in
particolare nei confronti di Cosa
Nostra siciliana. Fu quello un momento, infatti, in cui le istituzioni repubblicane e l'opinione pubblica italiana percepirono in modo traumatico la reale minaccia
rappresentata dalle mafie.
Da rilevare, infine, che tra le principali organizzazioni mafiose il minor numero di collaborazioni si riscontra tra gli appartenenti alla 'Ndrangheta calabrese. La ragione di questo fenomeno consiste nel fatto che i membri di questo gruppo criminale
sono legati tra di loro da veri e propri legami di sangue, per cui per un potenziale collaboratore di giustizia si tratterebbe di fornire informazioni sulle attività delittuose e
sugli omicidi compiuti dai propri padri, fratelli ed altri famigliari.
Normativa di riferimento
- Legge 15 marzo 1991, n. 82 (Norme per la protezione di coloro che collaborano con la giustizia)
- Legge 13 febbraio 2001, n. 45 (Modifica alle norme per la protezione di coloro che collaborano con la giustizia)
Dati statistici
N° totale di persone sottoposte a protezione. Suddivisione tra collaboratori e testimoni di giustizia, compresi i familiari. Anni 1995 - 2007 (al 31 agosto)
Anno | Collaboratori | Testimoni | Familiari collaboratori | Familiari testimoni | Totale persone protette |
1995 | 1052 | 67 | 4898 | n.d. | 6017 |
1996 | 1214 | 59 | 5747 | n.d. | 7020 |
1997 | 1028 | 56 | 4181 | n.d. | 5265 |
1998 | 1067 | 59 | 4036 | 130 | 5292 |
1999 | 1100 | 56 | 3985 | 121 | 5262 |
2000 | 1110 | 61 | 3858 | 145 | 5174 |
2001 | 1104 | 74 | 3748 | 198 | 5124 |
2002 | 1098 | 64 | 3716 | 185 | 5063 |
2003 | 1119 | 65 | 3441 | 181 | 4806 |
2004 | 968 | 71 | 3059 | 219 | 4317 |
2005 | 893 | 74 | 2858 | 229 | 4054 |
2006 | 790 | 71 | 2657 | 224 | 3742 |
2007 | 791 | 71 | 2675 | 217 | 3754 |
Aree criminali di provenienza dei collaboratori di giustizia. Anni 1995 - 2007 (al 31 agosto)
Anno | Cosa Nostra | Camorra | ‘Ndrangheta | Sacra Corona Unita | Altre organizzazioni | Totale |
1995 | 381 | 192 | 133 | 85 | 261 | 1052 |
1996 | 428 | 226 | 159 | 100 | 301 | 1214 |
1997 | 363 | 179 | 164 | 93 | 229 | 1028 |
1998 | 371 | 209 | 159 | 95 | 233 | 1067 |
1999 | 400 | 222 | 156 | 82 | 240 | 1100 |
2000 | 402 | 238 | 145 | 89 | 236 | 1110 |
2001 | 391 | 237 | 149 | 91 | 236 | 1104 |
2002 | 386 | 242 | 157 | 96 | 217 | 1098 |
2003 | 401 | 253 | 155 | 100 | 210 | 1119 |
2004 | 313 | 259 | 124 | 94 | 178 | 968 |
2005 | 290 | 254 | 119 | 87 | 143 | 893 |
2006 | 250 | 245 | 99 | 82 | 114 | 790 |
2007 | 237 | 260 | 101 | 83 | 110 | 791 |
Aree criminali sulle quali hanno riferito i testimoni di giustizia. Anni 1995 - 2007 (al 31 agosto)
Anno | Cosa Nostra | Camorra | ‘Ndrangheta | Sacra Corona Unita | Altre organizzazioni | Totale |
1995 | 22 | 16 | 13 | 8 | 8 | 67 |
1996 | 18 | 15 | 10 | 9 | 7 | 59 |
1997 | 20 | 12 | 10 | 5 | 9 | 56 |
1998 | 24 | 12 | 10 | 2 | 11 | 59 |
1999 | 17 | 10 | 10 | 3 | 16 | 56 |
2000 | 17 | 19 | 9 | 2 | 14 | 61 |
2001 | 19 | 21 | 13 | 4 | 17 | 74 |
2002 | 17 | 17 | 14 | 3 | 13 | 64 |
2003 | 12 | 20 | 16 | 4 | 13 | 65 |
2004 | 11 | 24 | 18 | 5 | 13 | 71 |
2005 | 12 | 26 | 17 | 3 | 16 | 74 |
2006 | 12 | 25 | 19 | 3 | 13 | 71 |
2007 | 10 | 26 | 21 | 2 | 12 | 71 |
Familiari minorenni di collaboratori e testimoni di giustizia. Dati assoluti e percentuali. Anni 1995 - 2007
Anno | Minorenni | % su totale persone protette |
1995 | 2127 | 36 |
1996 | 2106 | 30 |
1997 | 2025 | 38 |
1998 | 1953 | 37 |
1999 | 1945 | 37 |
2000 | 1906 | 37 |
2001 | 1875 | 37 |
2002 | 1799 | 35 |
2003 | 1668 | 35 |
2004 | 1468 | 34 |
2005 | 1365 | 34 |
2006 | 1226 | 33 |
Posizione giuridica dei collaboratori di giustizia. Anni 1995 - 2007 (31 agosto)
Anno | Liberi | In carcere | Misure alternative alla detenzione ex art.13-ter L.82/91 | Detenuti extracarc. ex art. 13, comma 4, e 13-bis L.82/91 | Arresti domiciliari |
1995 | 662 | 223 | 84 | 32 | 51 |
1996 | 739 | 267 | 150 | 11 | 47 |
1997 | 619 | 195 | 165 | 2 | |
1998 | 582 | 233 | 252 | ||
1999 | 574 | 245 | 281 | ||
2000 | 502 | 202 | 406 | ||
2001 | 451 | 196 | 457 | ||
2002 | 384 | 78 | 536 | ||
2003 | 355 | 177 | 587 | ||
2004 | 320 | 175 | 473 | ||
2004 | 303 | 188 | 402 | ||
2006 | 330 | 158 | 302 | ||
2007 | 326 | 149 | 316 |
Programmi di protezione approvati e programmi revocati per violazioni comportamentali su base annua Anni 1995 - 2007 (1° sem.)
Anno | Definizioni | Revoche |
1995 | 397 | 23 |
1996 | 338 | 108 |
1997 | 131 | 89 |
1998 | 199 | 101 |
1999 | 151 | 78 |
2000 | 91 | 30 |
2001 | 59 | 13 |
2002 | 84 | 38 |
2003 | 117 | 13 |
2004 | 67 | 9 |
2005 | 113 | 25 |
2006 | 51 | 27 |
Spesa complessiva per semestre per l'attuazione degli speciali programmi di protezione. Anni 2001 - 2006
Anno | Spesa 1° sem. | Spesa 2° sem. |
2001 | n.d. | 33.459.860 |
2002 | 28.871.585 | 33.937.022 |
2003 | 26.501.765 | 35.106.168 |
2004 | 33.685.177 | 31.204.167 |
2005 | 36.840.392 | 31.372.624 |
2006 | 36.744.026 | 33.115.077 |
Documentazione della Commissione
- Audizione del Ministro dell'Interno Giuliano Amato
Resoconto stenografico della seduta del 11 ottobre 2007 - Audizione del Vice Ministro Marco Minniti
Resoconto stenografico della seduta del 25 settembre 2007. - Audizione del Vice Ministro Marco Minniti
Resoconto stenografico della seduta del 27 giugno 2007. - Audizioni del Procuratore Nazionale Antimafia, Piero Grasso
Resoconto stenografico delle seduta del 6 marzo 2007. - Resoconto stenografico del 19 giugno 2007.
- Comunicazioni del Presidente
Resoconto stenografico della seduta del 6 dicembre 2006
Documentazione parlamentare
- Relazioni sui programmi di protezione, sulla loro efficacia e sulle modalità generali di applicazione per coloro che collaborano con la giustizia, Atti parlamentari, Doc. XCI, XV legislatura, (Anni 2006 - )
- Relazioni sui programmi di protezione, sulla loro efficacia e sulle modalità generali di applicazione per coloro che collaborano con la giustizia, Atti parlamentari, Doc. XCI, XIV legislatura, (Anni 2001 - 2006)
- Relazione conclusiva - Parte prima - Commissione parlamentare antimafia - XIV legislatura (Anni 2001 - 2006)
- Relazione conclusiva - Parte seconda - Commissione parlamentare antimafia - XIV legislatura (Anni 2001 - 2006)
- Relazione conclusiva di minoranza - Commissione parlamentare antimafia - XIV legislatura (Anni 2001 - 2006)
- Relazioni sui programmi di protezione, sulla loro efficacia e sulle modalità generali di applicazione per coloro che collaborano con la giustizia, Atti parlamentari, Doc. XCI, XIII legislatura, (Anni 1997 - 2001)
- Relazione sui testimoni di giustizia - Commissione parlamentare antimafia - XIII Legislatura (Anni 1996 - 2001)
- Relazione sui criteri per la custodia dei collaboratori di giustizia, dei detenuti del circuito di alta sicurezza e di quelli sottoposti al regime di cui all'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario - Commissione parlamentare antimafia - XIII legislatura (Anni 1996 - 2001)
- Relazione conclusiva - Commissione parlamentare antimafia - XIII legislatura (Anni 1996 - 2001)
Sitografia
Servizio Centrale di Protezione
- Uffcio Affari Generali
- Ufficio Tecnico-Giuridico e Contenzioso
- Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia
- Servizio Centrale di Protezione
- Servizio per il Sistema Informativo Interforze
- Servizio Analisi Criminale
- Direzione Centrale della Polizia Criminale - Elenco dei latitanti di massima pericolosità
- Relazione al Parlamento sull'attività delle Forze di Polizia, sullo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica e sulla criminalità organizzata
Provvede all’attuazione degli speciali programmi di protezione e di assistenza, ivi compresa la promozione delle misure di reinserimento nel contesto sociale e lavorativi, dei testimoni e collaboratori di giustizia, nonché degli altri soggetti ammessi al programma di protezione, formulati dalla Commissione Centrale di cui all’art. 10 della Legge15.3.1991, n. 82. Mantiene altresì i rapporti con le Autorità Giudiziarie e di Pubblica Sicurezza, nazionali ed estere, nonché con i competenti organi dell’Amministrazione Penitenziaria e con tutte le altre Amministrazioni centrali e periferiche eventualmente interessate all’attuazione delle misure di protezione. Attraverso 19 Nuclei Operativi di Protezione, con competenza regionale o interregionale, cura la diretta attuazione delle misure di assistenza contemplate nel programma e garantisce il necessario supporto.
L'organigramma del Servizio è il seguente:
- Direttore del Servizio
- Divisione I (Affari Generali, Amministrazione del personale, Segreteria di Sicurezza, Affari Giudiziari, Assistenza medica e psicologica, Settore documentazione)
- Divisione II (Testimoni di giustizia, Gestione dei testimoni di giustizia ammessi allo speciale programma di protezione e o al piano provvisorio di protezione)
- Divisione III (Collaboratori di giustizia, Gestione dei collaboratori ammessi al programma speciale di protezione e di quelli per i quali è stato deliberato il piano provvisorio)
- Divisione IV (Amministrazione e contabilità - questioni economiche e finanziarie)
MAPPE
CLAN NELLA PROVINCIA DI BARI
LE ROTTE DELLA MIGRAZIONE AFRO-MEDITERRNEE
BENI IMMOBILI E AZZIENDE CONFISCATE
http://www.governo.it/Presidenza/beniconfiscati/beni_confiscati/beni
_31122008/Cartina%2031.12.2008.pdf
LA MAPPA DEI PARADISI FISCALI
FAMIGLIE DELLA NDRANGHETA IN CALABRIA
FAMIGLIE E IL CONTROLLO DEL TERRITORI NDRANGHETA
http://www.avvisopubblico.it/categorie/dati_statistiche/allegati/mappe-sulla-ndrangheta.zip
MANDAMENTI DI COSA NOSTRA A CALTANISETTA
MANDAMENTI DI COSA NOSTRA PALERMO
ROTTE DELLA COCAINA NEL MONDO
COSCHE SICILIANE
http://www.avvisopubblico.it/categorie/dati_statistiche/allegati/la_
mappa_delle_cosche_siciliane_repubblica_16_apr_06.pdf
CLAN CAMMORISTICI A NAPOLI
http://www.avvisopubblico.it/categorie/dati_statistiche/allegati/camorra
_la_mappa_dei_clan_a_napoli_2006.pdf
DATI E STATISTICHE
- [Aggiornamento 25/06/2012: la seguente risorsa non è più presente nel sito dell'Agenzia] –
- Dati forniti dall'Agenzia nazionale per i beni confiscati e relativi ai beni e alle aziende confiscate al 1° luglio 2011
- [Aggiornamento 25/06/2012: la seguente risorsa non è più presente nel sito dell'Agenzia] –
- Dati forniti dall'Agenzia nazionale per i beni confiscati e relativi ai beni e alle aziende confiscate al 1° maggio 2011
- [Aggiornamento 25/06/2012: la seguente risorsa non è più presente nel sito dell'Agenzia] –
- [Aggiornamento 25/06/2012: la seguente risorsa non è più presente nel sito dell'Agenzia] –
- Dati forniti dall'Agenzia nazionale per i beni confiscati e relativi ai beni e alle aziende confiscate al 1° novembre 2010
- Dati sul contrasto al narcotraffico in Italia - Anno 2009 - Ministero dell'Interno (.pdf)
- Comuni sciolti per mafia - Anni 1991-2009 (.pdf)
-
[Aggiornamento 25/06/2012: la seguente risorsa non è più presente nel sito del
governo] – Beni immobili confiscati al 31 dicembre 2008
(.pdf)
Dati per Regione:
Piemonte Lombardia Liguria Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Lazio Abruzzo Marche Molise Campania Calabria - Basilicata Puglia Sicilia Sardegna
-
[Aggiornamento 25/06/2012: la seguente risorsa non è più presente nel sito del
governo] – Aziende confiscate al 31 dicembre 2008
(.pdf)
Dati per Regione:
Piemonte Lombardia Liguria Veneto Emilia-Romagna Toscana Lazio Marche - Campania Calabria Puglia Sicilia Sardegna
- Delittuosità contro la pubblica amministrazione - Anni 2004-2008 (.pdf)
- Popolazione carceraria al 21 luglio 2008 - Ministero della Giustizia - DAP (.pdf)
- Dati sul regime carcerario di cui all'41-BIS - agosto 2008 (.pdf)
- Dati sui collaboratori di giustizia al 30 giugno 2008
- Rapporto Ecomafia 2008 di Legambiente
- Dati sui beni confiscati al 31 dicembre 2007: aziende e beni immobili
- Delitti denunciati dalle forze dell'ordine all'autorità giudiziaria per ripartizione geografica e tipo di delitto - Anni 2001 e 2006 (Fonte: ISTAT, 2008) (.xls)
- I beni confiscati al 31 dicembre 2006 (.pdf)
- Statistiche sulla giustizia minorile
- Dati statistici sulla popolazione penitenziaria - Confronto detenuti in carcere al 31 luglio e al 30 settembre 2006 (.pdf)
- Dati sintetici Rapporto Ecomafie 2007
- Elenco dei latitanti del Ministero dell’Interno
- Comuni sciolti per infiltrazione mafiosa dal 1991 al febbraio 2007
- Presenza di organizzazioni criminali in Europa – Consiglio d’Europa
- Dati su monitoraggio legge 109/96 in materia di beni sequestrati e confiscati
- Dati sui beni confiscati - Anni 2003 e 2005 (.doc)
- Dati statistici relativi all'andamento della criminalità a Milano e provincia
- Criminalità organizzata: omicidi 1997-2001 (.doc)